Branzi è un paese situato in Alta Val Brembana, dista 49 km da Bergamo e conta 750 abitanti chiamati “Branzesi”. Ha una superficie di 25,30 Km2 per una densità abitativa di 30,12 abitanti per Km2.
Lo stesso paese sorge a 844 mt sopra il livello del mare.
Dalle ricerche svolte il nome “Branzi” non può avere una spiegazione sicura e soddisfacente.
Si presume che detto nome prenda la sua origine dalla posizione stessa del luogo e dell’abitato. Posto sulla confluenza di due valli, quella di Valleve e quella di Carona, è probabile che precisamente da “Branchium” (braccio) sia derivata questa denominazione.
Branzi è un centro turistico molto frequentato sia nella stagione estiva che in quella invernale come ritrovo degli sciatori che frequentano le stazioni di Foppolo, San Simone e Carona.
Alla periferia del paese, in località Cagnoli, su un’area complessiva di 7 km di pista omologata, vi sono 3 piste di sci da fondo (1 media - 2 difficili). Anelli di 3,5 e 5 km che si sviluppano nei pressi dell’abitato e in vicinanza della località Gardata. Mediamente impegnative, sono un ottimo campo scuola per principianti. Sono presenti, servizi di sciolinatura, ristoro e scuola sci.
Il paese, ben articolato nella distribuzione di piazze e slarghi, con negozi e locali accoglienti, invita infatti a rallentare per la curiosità dei particolari e suggerisce la sosta che viene solitamente premiata dalla genuinità dei prodotti che qui si offrono, dal pregiato formaggio “Branzi”, alla rinomata “polenta taragna”.
E passando dalle delizie casalinghe allo sci, arriviamo infine alle cave d’ardesia, per le quali questo paese è conosciuto; la pietra di ardesia estratta dalle cave locali, viene comunemente usata per la copertura dei tetti, per le pavimentazioni ed anche per l’ornamento di case e muri.
Inoltre Branzi vanta una stupenda cascata chiamata: “la Borleggia”. È situata a est del centro, sui fianchi del monte Tabià e dai Laghi Gemelli scende a gran balzi fino al paese.
Turismo e cultura
Branzi è composto da un nucleo centrale attorno alla chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo apostolo (costruita nel 1737) e da quattro frazioni di cui tre a sud (Cagnoli, Gardata, Rivioni) e una a nord (Ripe).
Nel fulcro del centro storico, oltre ad alcune case di notevole interesse artistico, troviamo
il “ponte romano”. Esso si trova nella zona chiamata “Carbunì”; su questo ponte (attualmente ristrutturato e ancora in uso) passavano tutte le persone che andavano a lavorare al Lago del Diavolo per estrarre carbone nelle antiche miniere.
Sulla stessa mulattiera vi sono alcune cappelle votive molto originali: vennero costruite in ricordo delle persone che morirono su quella strada lavorando.
Nelle altre contrade come Gardata, Belfiore (Ripe) e Cagnoli troviamo preziose cappelle affrescate.